L'acerola è una pianta che ha un frutto ovale di colore rosso intenso, di sapore acidulo, dimensioni 1-2 cm, con un grosso seme all'interno che assomiglia alla ciliegia, anche se in realtà appartiene ad una specie completamente diversa.
È conosciuta anche come ciliegia delle Barbados, delle Antille o delle Indie occidentali.
Dai frutti maturi, tolto il nocciolo, si ricava il succo, che viene concentrato essiccato e polverizzato fino ad ottenere un estratto con un altissimo contenuto di vitamina C. Infatti l’acerola è la fonte naturale più ricca di vitamina C, molto più degli agrumi e dei kiwi.
I suoi frutti vengono raccolti ancora verdi: in questo modo il contenuto di vitamina C è molto superiore (da qui il sapore acido della frutta verde).
L'estratto concentrato contiene fino al 25% di vitamina C. Rispetto alle arance fresche, il frutto fresco dell'acerola contiene da 30 a 50 volte vitamina C. Inoltre nel processo di liofilizzazione a bassa temperatura del frutto la vitamina C non viene degradata.
I suoi frutti sono ricchissimi anche di bioflavonoidi (vitamina C2), che hanno un'azione sinergica alla vitamina C. Addirittura per prevenire lo scorbuto è indispensabile non solo la vitamina C, ma anche il fattore C2 (un componente dei bioflavonoidi).
Questo è stato provato da uno studio scientifico condotto nel 1977 dagli scienziati Parrot e Gazave.
Il fattore C2 è un flavonoide (pentaidrossi-3-flavonolo) che favorisce la riduzione dell'acido deidroascorbico (la forma ossidata della vitamina C) in acido ascorbico (la forma attiva).
Quindi è importantissimo assumere i bioflavonoidi assieme alla vitamina C.
I frutti dell'acerola contengono anche vitamine B1, B2, B3, B5, B6, provitamina A, e vari sali minerali tra cui ferro, calcio, magnesio.
Contengono il doppio di magnesio e di acido pantotenico rispetto alle arance, e quasi la stessa quantità di provitamina A delle carote.
Dal punto di vista terapeutico e preventivo, causa il suo elevato contenuto di vitamina C o acido ascorbico associato ai bioflavonoidi, essa è utile contro la fragilità dei vasi capillari e gli ematomi, oltre ad avere proprietà antiemorragiche.
Interviene nella sintesi degli ormoni steroidei, in particolare dei corticosteroidi, e quindi dà un effetto tonico-stimolante. È perciò anche indicata per combattere la stanchezza cronica.
È essenziale per la formazione di collagene e la rigenerazione dei tessuti.
Stimola il sistema immunitario (in quanto aumenta l'attività fagocitaria dei leucociti e favorisce lo sviluppo dei linfociti).
Ha un'attività antivirale e quindi può servire contro l'influenza e i comuni raffreddori.
È fortemente antiossidante e possiede una forte azione contro i radicali liberi.
La vitamina C stimola la formazione di acido folico da parte della flora batterica intestinale.
L'acido folico ha un effetto antianemico. Favorisce quindi l'assorbimento del ferro, ed è indicata per stati di carenza di ferro.
Previene inoltre la formazione nell'intestino di nitrosammine, categoria di sostanze a nota azione cancerogena.